giovedì 28 marzo 2013

Funny Sea Lions at SFO

Non ho mai usato I-Movie, ma spero di aver reso l'idea di quanta simpatia suscitino questi teneri animaloni, che sotto il sole di San Francisco se la godono, giocano e litigano anche!!
Stare a guardarli oltre che divertente è stato un relax vero e proprio, tra il rumore del vento, quello del mare e i loro "urli" che ci allontanavano dai suoni a cui siamo solitamente abituati..
Buona visione! 


lunedì 11 marzo 2013

Chinatown


Non pensavo di andare a San Francisco per poi ritrovarmi in "Cina", invece cosi è stato... dopo quella di New York, qui troviamo una delle più grandi comunità cinese, con 120.000 abitanti.

Arrivarono nella seconda metà del'800, dove trovarono impiego nelle miniere aurifere ma soprattutto nella costruzione della transcontinental railroad (la famosa ferrovia che collegò l'est all'ovest).
L'enorme forza lavoro orientale si riversò sul mercato americano e fù così che le maggiori compagnie preferirono assoldare uomini a basso costo, il che creò avversità nei confronti di questa popolazione accusata di portare via il lavoro. Fu solo l'inizio delle prime ripercussioni raziali.
Nel 1882 il governo federale vietò l'immigrazione di cittadini cinesi su suolo americano con il Chinese Exclusion Act, frenando in questo modo il loro insediamento.
Dopo il terremoto del 1906 che distrusse Sfo e rase al suolo anche la sua Chinatown, i funzionari della città si riunirono per decidere sulle sorti del quartiere. I commercianti locali decretarono per la ricostruzione, ebbero cosi la possibilità con la supervisione di alcuni architetti di ricostruire il ghetto, trasformando questo sobborgo, in un attrazione turistica.  



La Chinatown di Frisco è caratterizzata dalla Porta del drago che, all'inizio della Grant Avenue ne marca il confine d'entrata  (per noi ne ha segnato l'uscita, dato che l'abbiamo percorsa al contrario!!!) Da qui entrerete in un altro piccolo mondo, fatto di draghi disegnati sui muri, pagode con tetti coloratissimi, chincaglierie inutili che posano dentro le vetrine dei negozi, cinesi che parlano tutte le lingue pur di venderle, festoni che con i loro ideogrammi incomprensibili decorano la street, lanterne che svolazzano da una parte all'altra dei palazzi e decori ovunque, quasi come se fosse sempre festa. Questa è la parte più carina e turistica, ma è nella Stockton Street che si svolge la vita di tutti i giorni di questi particolari cittadini. Un mercato a cielo aperto, che offre dal pesce alla carne rigorosamente cucinati secondo tradizione, che potrebbero quasi sembrare invitanti se non fosse per l'odore nauseabondo. Al contrario della Grant Avenue, qui i negozianti sono più schivi e distaccati.



Percorrendo la Stockton St. ci siamo imbattuti in Washington Square. Eravamo diretti proprio li, all'angolo con la Filbert St. dove si trova il Mama's (uno dei migliori locali dove fare colazione). Causa: fame e fila allucinante per entrare, non ci siamo soffermati a fare foto o video ai graziosissimi e attempati cinesi che nei giardini di Washington Square praticavano Tai Chi Chuan. (Ma ne ho trovato un video su youtube, che vi ho aggiunto qua sotto) Questa sorta di ginnastica a rallenty, dove per ore, muovi soltanto una mano, poi una gamba, poi vacilli con il corpo apparentemente senza criterio, mi ha totalmente catturato l'attenzione, tant'è che sono rimasta a fissarli in lontananza riflettendo sui benefici che potessero trarne. Sicuramente  avranno sgranchito le ossa, io però, la mia pace dei sensi l'ho trovata quando seduta al Mama's mi sono abbuffata con un buonissimo pancake.




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